L’arte di perdere

La mia esperienza a PsicoUmanitas

Donatello Buongiorno

“A cosa sei disposto a rinunciare per cambiare?”

Vorrei scrivere questa frase sulla porta del mio studio, ma ho paura delle conseguenze.

Le routines, le abitudini, i gusti, le opinioni, l’immagine che ho di me, quella che ho delle persone care e quella di ciò che vedo intorno a me. Una o più zone comfort.

L’idea che ho dei miei sintomi, quella che ho del mio carattere, quella che ho del mio futuro: tutto ciò che costruisco diventa un habitus e, inesorabilmente, più cresco più questo diventa stretto, vecchio e “fuori moda”. A volte si logora.

E lo devo buttare.

Ma non sono una persona che butta via facilmente le cose. Ho sempre paura di perdere qualcosa di prezioso, che può sempre ritornare utile.

Cosa mi ha dato PsicoUmanitas?

Mi ha dato la paura.

Non che prima non ne avessi. Anzi: sono cresciuto sequestrato dalla paura. In qualche modo posso dire che la paura mi ha adottato quand’ero piccolo e mi ha fatto crescere sotto una campana di vetro, in un bel mondo ovattato. Dove tutto era al sicuro e sotto controllo. Ma sono stato ingannato: in realtà ero prigioniero.

Allora qual è il merito di PsicoUmanitas?

Mi ha messo faccia a faccia col mio aguzzino. Mi ha detto: “Questa è la tua paura, che intendi farne?”. O, forse, questa cosa me la sono detta da solo, ad un certo punto, durante il viaggio.

Diciamo che PsicoUmanitas mi ha fatto capire che forse l’aguzzino è quell’immagine che vedo ogni giorno riflessa nello specchio. E che quella paura non è altro che un colore, uno dei tanti compongono l’esistenza. Contribuisce a darle un senso.

Paura e coraggio sono la stessa cosa, senza una non c’è l’altro. Credo…

Perdere spaventa perché è spaventosa l’idea di restare vuoto. Ma se ho paura di un’idea come potrò fare ad affrontare la vita reale, così spaventosamente e dolorosamente concreta?

Allora vado avanti, un passo dopo l’altro. Lento nel mio incedere, con il passo sempre incerto.

Ma almeno ora conosco i miei piedi, li sento e sono loro a suggerirmi cosa fare.

Quest’ultima cosa, in fin dei conti, mi ha insegnato PsicoUmanitas.

 

Donato Buongiorno. Nato a Brindisi il 18/05/1982.

Laurea triennale in Scienze e Tecniche Psicologico Sociali della Comunicazione e del Marketing, Laurea Specialistica in Formazione, Comunicazione, Innovazione Nei Contesti Sociali e Organizzativi (“Psicologia del Lavoro”) conseguite presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.Iscritto all’Albo degli Psicologi – Regione Puglia il 16/11/2015 n°4925.

Specializzato in Psicoterapia presso l’Istituto di Psicoterapia “PsicoUmanitas”.

Seguo tre filoni di interesse per me molto importanti:

– Integrazione Mente-Corpo-Emozioni attraverso la Bioenergetica, la Mindfullness e la pratica del Kung Fu;

– Incontri di gruppo per la promozione del benessere;

– Bisogni Educativi Speciali: Tutor DSA/ADHD/DOP, Disabilità (TFA per insegnanti di sostegno) Autismo, progetti per le scuole.

Lavoro come Psicoterapeuta principalmente a Carovigno (BR) in uno studio medico associato con un medico di base e una pediatra. Mi sono sempre occupato di:

– psicosi;

– personalità borderline;

– coppie e famiglie;

– minori con problematiche legate a preadolescenza e adolescenza.

Mi è stato riservato uno spazio anche nei seguenti centri olistici:

– Aleph – Studio di Discipline Olistiche (Brindisi)

– Zefiro – Libera Università di Medicina Olistica Integrata (Grottaglie, TA)

donato.buongiorno@gmail.com